• In questi ultimi giorni ho realizzato come la vita può cambiare in peggio repentinamente Sembra di stare in un brutto film catastrofico popolato da zombie che si muovono mascherati guardandol basso.Solo ambulanze e sbirri che ti guardano strade deserte e non so bene come equando finirà.Ancora non ci credo ma se esco non vedo l’ora di rintanarmi in casa

    In questi ultimi giorni ho realizzato come la vita può cambiare in peggio repentinamente Sembra di stare in un brutto film catastrofico popolato da zombie che si muovono mascherati guardandol basso.Solo ambulanze e sbirri che ti guardano strade deserte e non so bene come equando finirà.Ancora non ci credo ma se esco non vedo l’ora di rintanarmi in casa
    8
    2 Commenti 0 Condivisioni
  • Vorrei essere coccolato un po’...

    Vorrei essere coccolato un po’...
    0 Commenti 0 Condivisioni
  • 0 Commenti 0 Condivisioni
  • 2 Commenti 0 Condivisioni
  • 3
    0 Commenti 0 Condivisioni
  • 9
    3 Commenti 0 Condivisioni
  • 3 Commenti 0 Condivisioni
  • 2 Commenti 0 Condivisioni
  • 1 Commenti 0 Condivisioni
  • 0 Commenti 0 Condivisioni
  • Anche quando sei sola devi prenderti cura di te stessa. Quando mangi da sola, metti una bella tovaglia, piatti e posate, prepara un buon pasto, versati un bicchiere di vino. Non accendere la radio, ascolta piuttosto un po’ di musica. Vestiti sempre elegante, profumati, truccati ma non troppo. Quando esci e metti dei gioielli, togli sempre una spilla, un anello, un braccialetto. Meno è meglio di troppo. Bisogna sempre avere fiori in casa. Non sentirti in imbarazzo a bere qualcosa da sola in un bar, andare al ristorante, al cinema, a teatro. Non lamentarti perché sei sola, goditi il caffè bollente, l’umorismo del film che stai per vedere, e se ci riesci scrivi, scrivi lettere, scrivi poesie, libri, se puoi, non pensare a ciò che non hai avuto...

    Anche quando sei sola devi prenderti cura di te stessa. Quando mangi da sola, metti una bella tovaglia, piatti e posate, prepara un buon pasto, versati un bicchiere di vino. Non accendere la radio, ascolta piuttosto un po’ di musica. Vestiti sempre elegante, profumati, truccati ma non troppo. Quando esci e metti dei gioielli, togli sempre una spilla, un anello, un braccialetto. Meno è meglio di troppo. Bisogna sempre avere fiori in casa. Non sentirti in imbarazzo a bere qualcosa da sola in un bar, andare al ristorante, al cinema, a teatro. Non lamentarti perché sei sola, goditi il caffè bollente, l’umorismo del film che stai per vedere, e se ci riesci scrivi, scrivi lettere, scrivi poesie, libri, se puoi, non pensare a ciò che non hai avuto...
    4
    2 Commenti 0 Condivisioni
  • LA FILASTROCCA DELL'AUTOSTIMA ❤️

    Non dirmi “sciocco” oppure “somaro”,
    sono parole dal gusto amaro.
    Non dirmi “aspetta, ti rispondo dopo”,
    se lo chiedo ora, ci sarà uno scopo.
    Non chiedermi sempre e solo perché,
    ne sono certo, lo sai già da te.
    Se poi non mi urli tutti i santi giorni,
    sarò più felice quando ritorni.
    Non chiedermi cose sotto ricatto,
    o imparerò il prezzo di averlo fatto,
    non per amore, ma per esser costretto
    e non di certo perché ci rifletto.
    Se sono stanco e non capisco niente,
    è perché stanca è anche la mente.
    Non mi gridare se rovescio il latte,
    chissà tu, da piccola, quante ne hai fatte.
    Non dirmi mai che non si può fare,
    tra il dire e il fare non sempre c’è il mare,
    o che non posso cambiare il mondo
    e ci crederò in un nanosecondo.
    Se aggiungi sempre “ma”, “forse”, “però”,
    stai pur sicura non ce la farò.
    Poi, se lo posso fare da solo,
    non aiutarmi e prenderò il volo.
    Mostrami invece parole belle
    e te lo assicuro, toccherò le stelle.

    LA FILASTROCCA DELL'AUTOSTIMA ❤️ Non dirmi “sciocco” oppure “somaro”, sono parole dal gusto amaro. Non dirmi “aspetta, ti rispondo dopo”, se lo chiedo ora, ci sarà uno scopo. Non chiedermi sempre e solo perché, ne sono certo, lo sai già da te. Se poi non mi urli tutti i santi giorni, sarò più felice quando ritorni. Non chiedermi cose sotto ricatto, o imparerò il prezzo di averlo fatto, non per amore, ma per esser costretto e non di certo perché ci rifletto. Se sono stanco e non capisco niente, è perché stanca è anche la mente. Non mi gridare se rovescio il latte, chissà tu, da piccola, quante ne hai fatte. Non dirmi mai che non si può fare, tra il dire e il fare non sempre c’è il mare, o che non posso cambiare il mondo e ci crederò in un nanosecondo. Se aggiungi sempre “ma”, “forse”, “però”, stai pur sicura non ce la farò. Poi, se lo posso fare da solo, non aiutarmi e prenderò il volo. Mostrami invece parole belle e te lo assicuro, toccherò le stelle.
    3
    0 Commenti 0 Condivisioni